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La digitalizzazione del settore edile è un’opportunità di sviluppo
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Il settore delle costruzioni ha bisogno di innovazione. Soprattutto in Italia. Chi lavora nell’edilizia si scontra ogni giorno con sistemi obsoleti e tecnologie fatiscenti che rallentano la produttività e complicano le relazioni con clienti e fornitori.
La digitalizzazione del settore edile è una priorità, anche alla luce dei fatti accaduti negli ultimi anni, dalla pandemia a oggi, che hanno trasformato in modo radicale il modus operandi delle aziende del mercato costruzioni.
Gli imprenditori hanno assistito – in poco tempo – al ristagno del lavoro, alla ripresa delle attività, al boom delle ristrutturazioni, al rialzo dei prezzi.
Dal 2023 in avanti, possiamo parlare di aumento della produttività e della necessità di innovare processi e strumenti per fare in modo che anche il settore edile raggiunga i livelli degli altri ambiti dell’economia italiana.
Questo articolo è dedicato agli imprenditori e alle imprenditrici del settore delle costruzioni che vogliono intraprendere la strada della digitalizzazione per migliorare il lavoro e risolvere le problematiche insite in questo settore, così importante per il nostro Paese.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Le ricerche e i dati sulla digitalizzazione del settore edile
Prima di parlare di digitalizzazione del settore edile vediamo qualche dato che può aiutarci a inquadrare la situazione e comprendere i motivi per cui è necessario digitalizzare l’industria dell’edilizia.
Subito dopo la pandemia i nostri consulenti che si occupano di automatizzazione degli ordini avevano analizzato i dati pubblicati su Edilizia Flash di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), il n°8 di giugno 2021, a cura della Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi[1].
Le stime di Banca d’Italia per l’anno 2021 prevedevano una crescita del PIL nel secondo semestre dell’anno del +4,4% grazie all’allentamento delle misure di restrizione e ai risultati della campagna vaccinale.
Il settore delle costruzioni ha vissuto un aumento degli investimenti con un +16,6% rispetto al primo trimestre: nello specifico +14,9% per gli investimenti in abitazioni e +18,3% per gli investimenti in fabbricati non residenziali e altre opere.
La ripresa del settore edile era evidente: da marzo 2021 l’indice Istat di produzione nelle costruzioni ha continuato a registrare un incremento del +3,6% rispetto al mese precedente e del +74,5% rispetto a marzo 2020.
Quali sono i fattori che hanno permesso uno sviluppo così veloce del settore edile?
- L’ecobonus e il superbonus del 110% che secondo le imprese è stato il fattore di crescita chiave del post pandemia.
- L’erogazione dei mutui alle famiglie per l’acquisto della casa e le agevolazioni per i giovani under 36.
- Una maggiore attenzione alla sostenibilità e all’esigenza di costruire edifici green a basso impatto ambientale o di riconvertire gli attuali con lavori di ristrutturazione.
- Il ripensamento degli spazi negli uffici e nelle case private secondo le nuove tendenze che prevedono attività in smart working.
- L’aumento dei lavoratori iscritti per il settore edile con incrementi notevoli anche delle ore lavorate.
La ricerca realizzata da GS1 Italy e CRESME sulla digitalizzazione
Lo scorso aprile durante l’evento “Digitalize or die? Tracciabilità, interoperabilità e sostenibilità per la modernizzazione delle costruzioni” GS1 Italy e CRESME hanno presentato i dati della ricerca “La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: scenari e potenzialità del mercato”, con l’obiettivo di scattare una fotografia del settore delle costruzioni e individuare gli attori principali, la struttura imprenditoriale della rete e il contributo che le aziende edili portano alla catena del valore.
Condividiamo alcuni dati significativi e gli aspetti da considerare per analizzare la situazione attuale riportati in un articolo di Edilportale[2].
- Rispetto alla media del triennio 2017-2019, nel 2022 il valore aggiunto per ora lavorata nel settore delle costruzioni è aumentato del 9,2%, arrivando a 26 euro per le imprese edilizie e a 25 euro per gli studi di architettura e d’ingegneria.
- Il macrosettore delle costruzioni ha sperimentato la crescita media della produttività più elevata sia prima che dopo la pandemia: +1,5% annuo nel periodo 2017-2019 e +9,2% nel 2022 contro, rispettivamente, il +0,4% e il +2,8% della media nazionale.
- L’espansione del mercato delle infrastrutture (+11,5% l’aumento del valore della produzione tra 2022 e 2019) potrebbe aver svolto un ruolo nella crescita della produttività, così come la sempre maggiore importanza della componente impiantistica: dieci anni fa valeva il 27% della produzione settoriale, oggi è arrivata al 35%.
- L’ottimizzazione della gestione dei processi e della digitalizzazione, confermata dall’analisi delle dinamiche della cosiddetta produttività totale dei fattori (TFP).
Ed è proprio su questo ultimo punto che vorremmo concentrare l’attenzione.
La produttività oraria nel settore edile è composta da tre elementi: l’aumento del capitale fisso per addetto ai lavori (capital deepening), l’allocazione delle ore lavorate in slot di attività a maggior valore aggiunto e l’aumento della produttività globale.
Come sottolineato nell’articolo di Edilportale, la produttività del settore delle costruzioni è la naturale conseguenza di una propensione all’innovazione tecnologica, al ripensamento dei processi interni e alla valorizzazione del capitale umano.
Ora, la digitalizzazione del settore edilizio è una delle soluzioni che potrebbe aiutare il mercato delle costruzioni a incrementare la produttività e rendere il business delle aziende scalabile, in un contesto che è ancora affaticato dai prezzi alti delle materie prime e dalle difficoltà economiche di chi è alla ricerca di una prima casa.
I problemi tipici del settore edile
La digitalizzazione del settore edile ha come obiettivo principale la risoluzione dei problemi più comuni che interessano le imprese di costruzioni e costituiscono un freno per l’incremento della produttività.
L’edilizia è una industry per noi importante e, negli ultimi anni, sono diverse le aziende che hanno scelto di affidarsi a una piattaforma cloud per l’automatizzazione dei processi.
Durante la fase di analisi abbiamo riscontrato alcune problematiche ricorrenti che condividiamo qui per aprire una riflessione condivisa.
La filiera lunga tipica del settore
Il mercato edile è caratterizzato da un flusso delle informazioni lento e difficile. La relazione tra gli attori che compongono la filiera è compromessa da una scarsa organizzazione interna che porta a inefficienze elevate e allungamento delle tempistiche di lavoro.
Non a caso, Edilportale parla di “filiera, lunga, complessa e frammentata, che comprende centinaia di lavorazioni, più o meno digitalizzate, e comprende anche progettazione, distribuzione, costruzione e installazione”.
Le stime errate
Nel settore delle costruzioni è complesso redigere delle previsioni di spesa perfette e veritiere, sia a causa delle fluttuazioni dei costi legati alle materie prime, sia per la difficoltà di stimare con esattezza i tempi di esecuzione dei lavori.
La scarsa digitalizzazione
Secondo i dati emersi dalla ricerca di GS1 Italy e CRESME il numero medio di dipendenti delle aziende del settore edile è nove. Parliamo di PMI. Molte di queste non sono all’avanguardia, in alcune la digitalizzazione è assente.
Il digitale viene usato in particolare in fase di progettazione ma, una volta usciti dall’ufficio, sono poche le innovazioni che possono aiutare anche il lavoro nei cantieri.
La scarsa disponibilità delle materie prime
Il settore dell’edilizia ha vissuto un periodo complesso caratterizzato dalla scarsità delle materie prime e l’assenza di scorte in un momento di crescita della domanda. È necessario implementare soluzioni digitali per la gestione degli ordini che offrano visibilità e certezze sugli approvvigionamenti.
Le fluttuazioni dei prezzi
Le materie prime usate nel settore edile sono caratterizzate da continue fluttuazioni (spesso al rialzo) dei prezzi. Diventa complesso garantire le quotazioni dei preventivi.
La gestione degli ordini
La maggior parte delle imprese del settore edile gestisce gli ordini in arrivo in modalità manuale e da fonti differenti (telefono, e-mail, fax).
Esiste una soluzione univoca a queste problematiche? Sì, la risposta è la digitalizzazione.
Incrementare la produttività con la digitalizzazione del settore edile
“Nei prossimi dieci anni, la modernizzazione delle costruzioni sarà guidata da due driver: sostenibilità e digitalizzazione. Il mondo delle costruzioni parte in ritardo ma, proprio per questo, potrà ottenere maggiori benefici da un processo di digitalizzazione capace di ridisegnare i comportamenti della filiera, i modelli di offerta, i livelli di produttività, i rapporti con la domanda, oltre a consentire nuovi obiettivi qualitativi in termini di sicurezza e sostenibilità”. Paolo Cibien, industry engagement director di GS1 Italy (Fonte: Edilportale).
Le problematiche elencate possono essere risolte oppure ridotte grazie alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’automatizzazione degli ordini, due soluzioni pratiche e concrete che permettono di:
- svincolare i dipendenti da attività manuali ripetitive e permettere loro di dedicarsi a mansioni di valore aggiunto,
- snellire i processi amministrativi e aumentare la sicurezza informatica,
- monitorare i dati per anticipare eventuali esigenze e criticità,
- prevedere gli acquisti con anticipo per organizzare le scorte,
- rendere più efficiente il processo end-to-end.
Le aziende del settore edile dovrebbero puntare all’identificabilità e rintracciabilità degli ordini, delle consegne, dei progetti con una soluzione in grado di gestire questi processi in modo automatizzato e univoco.
I vantaggi della digitalizzazione sull’ecosistema azienda si percepiscono nell’immediato su tutti i livelli e ne beneficiano clienti, fornitori e collaboratori.
Da qualche anno stiamo focalizzando le nostre energie per convertire i processi da tradizionali a digitali e permettere al settore edile di generare reddittività e mantenere l’azienda sana nel tempo.
Il workflow cartaceo, al quale molte imprese fanno ancora riferimento, sta diventano troppo costoso e difficile da gestire e non è più in linea con la filosofia di sostenibilità ambientale che abbracciamo da tempo.
La digitalizzazione del settore edile è un processo necessario e può cambiare la modalità di lavoro in azienda per permettere la realizzazione di un ecosistema forte e di valore.
Alle aziende del settore edile proponiamo soluzioni di automatizzazione in linea con gli obiettivi citati da Paolo Cibien e con le reali esigenze dei clienti, finalizzate all’eliminazione dell’inserimento manuale dei dati, all’archiviazione elettronica dei documenti per semplificarne ricerca e recupero, alla lettura di analitiche avanzate per ottimizzare l’efficienza dei processi e alla conformità normativa per favorire la crescita.
I vantaggi della digitalizzazione del settore costruzioni
Facciamo sintesi sui benefici che possono ottenere le aziende del settore edile che scelgono con consapevolezza di digitalizzare l’azienda per incrementare la produttività e rilanciare il business.
- Lo sviluppo di piattaforme collaborative su cloud che permettono lo scambio di informazioni tra tutti gli attori della filiera e garantiscono visibilità, tracciabilità e conformità.
- La possibilità di accedere ai dati e ai documenti da qualsiasi postazione e luogo, cantieri compresi, per favorire le attività sul posto di lavoro: in questo modo, anche in corso d’opera, i collaboratori possono apportare modifiche e risolvere problematiche.
- La diminuzione dei costi di gestione degli ordini e dei documenti e la riduzione (o in alcuni casi l’azzeramento) degli errori derivanti dall’inserimento manuale dei dati.
- L’aumento della flessibilità operativa per tutti gli attori della filiera, la possibilità di organizzare con maggiore sicurezza le attività e di pianificare con certezza le tempistiche di realizzazione dei progetti.
- Il miglioramento della qualità del lavoro dei collaboratori e la diminuzione dello stress, due elementi pilastro per l’incremento della produttività che favoriscono anche la serenità del team.
I casi studio sulla digitalizzazione del settore edile
Il gruppo svedese ASSA ABLOY - il più grande produttore di serrature al mondo – ha incrementato del 97% la velocità del processo di gestione degli ordini:
“Nel nostro settore abbiamo a che fare quotidianamente con ordini dal diverso layout e con svariate sub-line. Esker è stata l’unica azienda in grado di gestire il livello di dettaglio di cui abbiamo bisogno per il nostro lavoro. La facilità d’uso della sua soluzione è eccezionale.”
Brie Cifaldi, E-Business Coordinator
Una delle storie di successo che presentiamo volentieri è quella di uno dei più grandi produttori indipendenti di materiali edili per il settore residenziale e commerciale degli Stati Uniti.
Circa il 51% degli ordini che l'azienda evade ogni mese arriva via fax o e-mail (gli ordini telefonici sono sempre più rari).
Prima di conoscere Esker, questi ordini venivano elaborati e gestiti a mano, perché l’azienda pensava convertire gli ordini nel sistema EDI fosse una spesa eccessiva.
Gli ordini manuali hanno causato per anni tempi di elaborazione lenti: in media l’azienda impiegava circa 3,5 minuti per elaborare un ordine via fax o e-mail.
I tassi di errore erano elevati a causa della necessità di inserimento manuale dei dati nel sistema SAP®.
L’azienda ha sempre avuto una forte propensione all’innovazione e al miglioramento continuo: quando si rese conto che i costi aumentavano e la redditività stagnava, la società decise di implementare una soluzione di automazione per ottimizzare il processo di gestione degli ordini.
Dopo un’accurata analisi della situazione del cliente, abbiamo proposto di implementare la soluzione di automazione della gestione degli ordini basata su cloud per aiutare l’azienda a raggiungere tre principali obiettivi:
- il consolidamento di tutti gli ordini in un sistema unico,
- il miglioramento della capacità di reporting,
- la riduzione dei costi.
“Avevamo bisogno di una soluzione facile da usare e unica e Esker ci ha proposto qualcosa di adeguato. Il risultato finale ha comportato una riduzione dei costi, una maggiore accuratezza,
migliori capacità di reporting per la comunicazione via fax ed e-mail, una corretta gestione degli ordini e della corrispondenza” ha detto il responsabile aziendale del servizio clienti.
Quali sono i vantaggi concreti che ha portato la soluzione all’impresa statunitense?
Risparmio di tempo e costi
Riduzione dell'84% del tempo medio di elaborazione degli ordini (da 3,5 minuti a 33 secondi) e del 60% del tempo di inserimento dei nuovi assunti per la gestione ordini via fax o e-mail; facilitazione dell'aiuto stagionale interaziendale per i mesi ad alta richiesta.
Capacità di reporting
Reporting migliorato per l’ottimizzazione continua dei processi; migliore visibilità del carico di lavoro per la gestione interna del team; controllo dei tracciamenti con documenti di supporto.
Integrazione SAP
Conversione in un unico sistema con coda di corrispondenza; possibilità di allegare la documentazione agli ordini SAP.
Leggi il case study completo: Building materials company success story
I casi studio sono esempi concreti di come la digitalizzazione del settore edile possa portare benefici alle imprese e alle persone: automatizzare significa snellire i processi e migliorare il benessere di collaboratori, clienti e fornitori.
Le soluzioni di Esker sono in linea con gli obiettivi presentati durante l’evento di GS1 Italy e CREMES per favorire la digitalizzazione del settore delle costruzioni e portare innovazione in una delle industry più importanti per l’Italia.
A PROPOSITO DI ESKER
Esker è una multinazionale nata nel 1985 e negli anni ha sviluppato una piattaforma cloud globale che aiuta le aziende a gestire i processi business in modalità digitale. Unica piattaforma cloud che può gestire sia l’automazione del ciclo P2P (supplier management, contract management, procurement, accounts payable, expense management, payment management, sourcing) che O2C (order management, invoice delivery, collection&payment management, claims&deductions, cash allocation, credit management e customer management). Adottiamo tecnologie innovative che ci permettono di integrarci con gli ERP aziendali e in questi anni abbiamo ottenuto riconoscimenti da Gartner, IDC, Ardent Partner e Forrester.
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