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Source-to-Pay e Procure-to-Pay: qual è la differenza?

06/16/23
Esker Italia

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  • double_arrowLa differenza principale tra il Source-to-Pay (S2P) e il Procure-to-Pay (P2P) risiede nella sequenza delle fasi del processo di approvvigionamento.
  • double_arrowCon la digitalizzazione del processo di approvvigionamento le aziende ottengono risultati migliori in termini di efficienza e risparmio sui costi.
  • double_arrowL'automazione dei processi Source-to-Pay (S2P) e Procure-to-Pay (P2P) rappresenta un'opportunità importante per i Chief Procurement Officer (CPO).

 

Il problema è comune a molte aziende: il processo di approvvigionamento è vecchio, poco dinamico e lento. E, quando le relazioni con i fornitori si incrinano, tutta la catena della gestione degli ordini si inceppa.

Certo, questo non accade se le imprese implementano una serie di nuove tecnologie che semplificano il lavoro e velocizzano le operazioni interne.

Quando si parla di procurement, abbiamo a disposizione due possibili soluzioni: il Source-to-Pay e il Procure-to-Pay. Ma qual è la differenza?

In questo articolo, esploriamo le differenze chiave tra questi due cicli e l'importanza della tecnologia e dell'automazione nella gestione del processo di approvvigionamento.

 

 

Source-to-Pay e Procure-to-Pay: differenze chiave

La differenza principale tra il Source-to-Pay (S2P) e il Procure-to-Pay (P2P) risiede nella sequenza delle fasi del processo di approvvigionamento. Il S2P parte fin dalle attività di sourcing, ovvero la ricerca strategica e attiva di prodotti e servizi, mentre il P2P si concentra sul percorso di acquisto e di pagamento della fattura al fornitore.

Il processo S2P include:

  • identificazione delle esigenze aziendali
  • sourcing e selezione dei fornitori
  • redazione e gestione dei contratti
  • ricezione e verifica delle merci o servizi
  • processo di pagamento e gestione dei fornitori

 

Il processo P2P, invece, comprende:

  • creazione e approvazione delle richieste di acquisto
  • emissione degli ordini d'acquisto
  • ricezione e verifica delle merci o servizi
  • processo di pagamento e gestione dei fornitori

 

Tecnologia e automazione nei processi di Source-to-Pay e Procure-to-Pay

Sia il S2P che il P2P traggono beneficio dall'utilizzo di tecnologie e soluzioni di automazione che permettono di semplificare e ottimizzare i processi di approvvigionamento, in modo da ridurre i tempi e gli errori, migliorare la comunicazione tra i vari attori e favorire una maggiore trasparenza nelle operazioni.

Con la digitalizzazione del processo di approvvigionamento le aziende ottengono risultati migliori in termini di efficienza e risparmio sui costi. Le piattaforme di approvvigionamento elettronico, per esempio, aiutano le aziende a comparare le offerte di diversi fornitori e a negoziare i contratti in maniera più efficace.

 

Leggi anche: Che cos’è l’eSourcing, a cosa serve e perché automatizzarlo

 

L'integrazione di soluzioni di automazione in grado di sfruttare l'intelligenza artificiale e il machine learning, ottimizza la gestione di diverse fasi del ciclo passivo. Grazie a innovativi algoritmi, le aziende sono in grado di analizzare grandi quantità di dati, ottenere informazioni sui prodotti, sui prezzi dei fornitori e sui termini di pagamento, e conquistare un vantaggio competitivo.

 

I vantaggi dell'automazione del S2P e P2P

L'automazione dei processi Source-to-Pay (S2P) e Procure-to-Pay (P2P) rappresenta un'opportunità importante per i Chief Procurement Officer (CPO).

Come riportato dalla ricerca CPO 2022 di ProcureCon, i CPO nel 2023 si trovano ad affrontare alcune sfide cruciali, come il miglioramento dei processi, la minimizzazione delle interruzioni della supply chain e l'aumento della sostenibilità.

Lo studio ha individuato le 10 aree chiave su cui i chief procurement officer punteranno la loro attenzione nel 2023.

Le condividiamo di seguito.

 

  • Migliorare i processi (39%)
  • Ridurre al minimo le interruzioni della catena di fornitura (38%)
  • Aumentare la sostenibilità (34%)
  • Mitigare gli effetti dell'inflazione (32%)
  • Implementare o trasformare la tecnologia (29%)
  • Aumentare l'allineamento con gli stakeholder aziendali (29%)
  • Migliorare le prestazioni o la gestione dei fornitori (28%)
  • Ottenere risparmi a livello di bilancio (27%)
  • Aggiungere personale o riempire posizioni aperte (25%)
  • Potenziare il team attuale (19%)

 

La pianificazione dei cambiamenti è considerata una sfida importante (39%) o alquanto impegnativa (20%) dai CPO quando si tratta di attuare soluzioni in queste aree di interesse.

La soluzione? Un'automazione personalizzabile e flessibile, in grado di colmare le lacune nella gestione degli acquisti, centralizzare i processi, le persone, i sistemi e gli strumenti coinvolti.

 

ebook: AP: da cosa partire per automatizzare il processo

 

Esker, la nuova piattaforma di Source-to-Pay end-to-end

Il Source-to-Pay e il Procure-to-Pay offrono strategie diverse per la gestione del processo di approvvigionamento e il ciclo passivo.

Tuttavia, entrambi traggono vantaggio dall'utilizzo di tecnologie come Esker, in grado di creare un ambiente personalizzato in cui tutti i reparti interessati si interfacciano in tempo reale.

Grazie a workflow approvativi, dashboard dinamiche e all'intelligenza artificiale, questa tecnologia è in grado di automatizzare l'intero ciclo.

Esker, con la recente acquisizione di Market Dojo, mette a disposizione delle aziende una suite Source to Pay completa, per massimizzare efficienza e risparmio in tutte le fasi del processo di approvvigionamento.

 

Suite
Source-to-Pay

 

Source to Pay e Procure to Pay - Domande frequenti

S2P e P2P sono la stessa cosa?

No, S2P (Source-to-Pay) e P2P (Procure-to-Pay) non sono la stessa cosa, ma rappresentano due soluzioni distinte per ottimizzare il processo di approvvigionamento. La principale differenza tra i due risiede nella sequenza delle fasi di approvvigionamento. Utilizzando la tecnologia e l'automazione offerte da Esker, sia S2P che P2P possono trarre vantaggio dalla riduzione degli errori, dal miglioramento della comunicazione e dall'aumento della trasparenza.

Che differenza c'è tra sourcing e procurement?

Il "sourcing" riguarda il processo di identificazione, selezione e negoziazione con i fornitori, mentre il "procurement" si occupa dell'acquisto di beni o servizi dai fornitori selezionati. Pertanto, il sourcing è un componente del processo di procurement. Esker fornisce un ambiente personalizzato per tutte le fasi del processo, facilitando una gestione efficiente e sostenibile.

Cosa è meglio tra sourcing e procurement?

Non è possibile stabilire un processo preferibile tra sourcing e procurement, in quanto entrambi sono complementari e fondamentali nella gestione degli approvvigionamenti. Esker supporta l'implementazione di tecnologie come S2P e P2P, che possono migliorare entrambi i processi, ridurre gli errori, potenziare la comunicazione e incrementare la trasparenza.

 

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A PROPOSITO DI ESKER

Esker è una multinazionale nata nel 1985 e negli anni ha sviluppato una piattaforma cloud globale che aiuta le aziende a gestire i processi business in modalità digitale. Unica piattaforma cloud che può gestire sia l’automazione del ciclo P2P (supplier management, contract management, procurement, accounts payable, expense management, payment management, sourcing) che O2C (order management, invoice delivery, collection&payment management, claims&deductions, cash allocation, credit management e customer management). Adottiamo tecnologie innovative che ci permettono di integrarci con gli ERP aziendali e in questi anni abbiamo ottenuto riconoscimenti da Gartner, IDC, Ardent Partner e Forrester.

 

 

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