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Strategic Sourcing: hai il controllo sui tuoi acquisti?

02/26/25
Esker Italia

Strategic Sourcing: hai il controllo sui tuoi acquisti?

Per anni, il procurement è stato considerato una funzione operativa: trovare i fornitori, negoziare prezzi, chiudere contratti. Ma in un mondo in cui le supply chain sono sempre più instabili e i costi fuori controllo, limitarsi a cercare il prezzo più basso non basta più. Le aziende che non adottano una strategia di sourcing strategico rischiano di perdere denaro senza nemmeno rendersene conto.

In questo articolo vedremo:

  • Perché il tradizionale approvvigionamento non funziona più.
  • Come lo Strategic Sourcing può migliorare la redditività.
  • Quali sono i passi chiave per implementarlo con successo.
  • Il ruolo dell’automazione nel semplificare i processi e ridurre i costi.

 

Se pensi che il procurement sia solo una questione di negoziazione e risparmio, preparati a cambiare prospettiva.

 

Che cos'è lo strategic sourcing?

Per capire l’importanza dello Strategic Sourcing, dobbiamo prima distinguere tra acquisti tattici e strategici. Molte aziende si limitano a cercare il miglior prezzo disponibile per prodotti o servizi, senza considerare fattori più ampi come qualità, tempi di consegna o stabilità del fornitore.

Questo approccio, basato su decisioni a breve termine, espone l’azienda a rischi imprevisti: ritardi nelle consegne, variazioni dei prezzi delle materie prime, difficoltà nel trovare alternative affidabili. Una gestione efficace del vendor rating può aiutare a ridurre questi rischi, assicurando un'analisi oggettiva delle performance dei fornitori e una selezione più strategica degli stessi

Lo Strategic Sourcing, invece, è un processo di approvvigionamento strutturato e continuo, che mira a ottimizzare la catena di fornitura attraverso analisi di mercato approfondite, valutazioni dei fornitori e strategie mirate per garantire efficienza e riduzione dei costi. Inoltre, le aziende che adottano programmi di gestione continua dei costi raggiungono in media il 62% dei loro obiettivi di risparmio, rispetto al 43% di quelle con approcci ad hoc.

Le aziende che adottano questo approccio non si affidano al primo fornitore disponibile, ma valutano attentamente i potenziali fornitori, analizzano il total cost of ownership e costruiscono relazioni di lungo termine basate su fiducia e performance misurabili.

 

Strategic Sourcing vs. approvvigionamento tradizionale: dove sta la differenza?

Molte aziende continuano a gestire gli acquisti con un approccio tradizionale, cercando il miglior prezzo nel momento del bisogno e limitandosi a negoziare transazione per transazione. Questo metodo può sembrare efficace nel breve periodo, ma è altamente inefficiente sul lungo termine.

Senza una visione strategica, il procurement diventa reattivo anziché proattivo, lasciando l’azienda esposta a fluttuazioni di mercato, fornitori inaffidabili e interruzioni nella catena di fornitura. Non a caso, il 62% delle aziende considera la mitigazione del rischio una priorità assoluta per il 2025, a causa delle tensioni geopolitiche e delle instabilità economiche.

Lo Strategic Sourcing, invece, è un processo strutturato che si basa su una visione di lungo periodo. Ecco le principali differenze rispetto all’approvvigionamento tradizionale:

  • Obiettivo: mentre l’approvvigionamento tradizionale punta a chiudere l’acquisto al prezzo più basso disponibile, lo Strategic Sourcing mira a ottimizzare i costi nel tempo, considerando il total cost of ownership e la qualità complessiva del fornitore.
  • Approccio: nel modello tradizionale, i fornitori sono visti come semplici venditori di prodotti o servizi; nello Strategic Sourcing, invece, si sviluppano relazioni con i fornitori per garantire stabilità e continuità operativa.
  • Processo: il procurement tradizionale è spesso frammentato e poco strutturato, mentre il strategic sourcing process segue passaggi chiari, dalla valutazione dei potenziali fornitori all’ottimizzazione dei contratti.
  • Gestione del rischio: un approvvigionamento basato sul prezzo più basso può portare a imprevisti e costi nascosti. Con lo Strategic Sourcing, invece, si utilizzano strumenti come la Request for Proposal (RFP) e la Request for Information (RFI) per selezionare i migliori fornitori e ridurre le incertezze.

 

 

I vantaggi dello Strategic Sourcing

Perché sempre più aziende stanno abbandonando il Procurement tradizionale in favore dello Strategic Sourcing? La risposta è semplice: riduzione dei costi, maggiore efficienza e minori rischi.

Adottare una strategia di sourcing strategico significa guardare oltre il prezzo immediato e valutare l’impatto complessivo di una scelta di fornitura. I principali vantaggi includono:

  • Risparmio sui costi – Grazie a un’analisi approfondita delle esigenze aziendali e delle condizioni di mercato, è possibile negoziare prezzi più vantaggiosi e ottimizzare i processi di approvvigionamento, riducendo sprechi e inefficienze.
  • Migliore gestione del rischio – Selezionare i fornitori con strumenti come la Request for Proposal (RFP) e la Request for Information (RFI) permette di valutare non solo il prezzo, ma anche la solidità finanziaria, l’affidabilità e la conformità normativa dei potenziali fornitori.
  • Relazioni di lungo termine con i fornitori – Lo Strategic Sourcing punta a costruire partnership solide, favorendo la stabilità delle forniture e garantendo qualità costante nei prodotti o servizi acquistati.
  • Ottimizzazione della supply chain – Attraverso un'analisi strutturata e dati concreti, le aziende possono sviluppare una strategia di sourcing che migliori l’intero supply chain management, assicurando flussi operativi più fluidi e prevedibili.
  • Maggiore allineamento con gli obiettivi aziendali – Integrare il Total Cost of Ownership (TCO) nelle strategie di sourcing può aumentare la redditività aziendale a lungo termine del 10-20%

 

I passi fondamentali dello Strategic Sourcing

Il concetto di Strategic Sourcing è stato formalizzato dal business writer giapponese Toshihiro Nishiguchi nel 1994, identificando otto fasi chiave, tra cui l'analisi della spesa, la valutazione del mercato, il total cost of ownership e il monitoraggio continuo. Questo modello ha influenzato gli approcci moderni, oggi strutturati in 4 o 7 fasi a seconda della complessità aziendale.

  • Approccio a 4 fasi – Più snello e pratico, adatto a imprese con esigenze immediate di ottimizzazione o che vogliono integrare il sourcing strategico senza rivoluzionare l’intero processo di procurement.
  • Approccio a 7 fasi – Più dettagliato e approfondito, pensato per aziende con supply chain complesse, che vogliono un controllo totale su costi, rischi e performance dei fornitori.

 

Le 4 fasi del modello semplificato

Questo approccio si concentra sui punti essenziali per ottimizzare il procurement:

  • Analisi della spesa – Identificare inefficienze, sprechi e opportunità di risparmio all’interno dei processi di approvvigionamento.
  • Selezione e negoziazione con i fornitori – Valutare i potenziali fornitori utilizzando strumenti come la Request for Proposal (RFP) e la Request for Information (RFI), per ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo.
  • Definizione della strategia di sourcingSviluppare una strategia di sourcing che tenga conto di costi, qualità e gestione del rischio.
  • Monitoraggio e ottimizzazione – Controllare costantemente le performance dei fornitori e adattare le strategie alle esigenze aziendali.

 

Strategic Sourcing: il modello a 4 fasi

 

Il modello a 7 fasi: una visione più dettagliata

Le aziende con una supply chain più articolata spesso adottano un modello più strutturato, che aggiunge ulteriori passaggi:

  • Analisi della spesa – Identificare cosa, come, da chi e perché si acquistano determinati prodotti o servizi.
  • Segmentazione e valutazione dei fornitori – Creare una lista di potential suppliers, valutandone solidità, qualità e conformità agli obiettivi aziendali.
  • Analisi del mercato e delle materie prime – Studiare le tendenze di mercato, il costo delle materie prime e l’affidabilità della catena di fornitura.
  • Definizione della strategia di sourcing – Costruire un piano dettagliato per il total cost of ownership, la gestione del rischio e l’ottimizzazione dei processi.
  • Selezione e negoziazione – Dopo aver ricevuto offerte con la Request for Proposal (RFP), si scelgono i fornitori migliori e si definiscono i contratti.
  • Implementazione del fornitore e gestione della transizione – Garantire un’integrazione fluida dei nuovi fornitori, riducendo i rischi operativi.
  • Monitoraggio continuo e miglioramento – Valutare costantemente i fornitori per migliorare la strategia nel tempo. Abbiamo raccolto 10 KPI acquisti che dovresti misurare in questo articolo.

 

Strategic Sourcing: il modello a 7 fasi

 

Quale approccio scegliere?

Se un’azienda ha una supply chain semplice e vuole risultati rapidi, il modello a 4 fasi è una buona soluzione. Se invece il procurement ha un impatto critico sulle operazioni e serve un controllo maggiore, il modello a 7 fasi garantisce un’analisi più accurata e una gestione a lungo termine.

Un processo di Strategic Sourcing ben strutturato non solo aiuta a ottenere condizioni di acquisto migliori, ma permette di ridurre i rischi, migliorare le relazioni con i fornitori e allineare il procurement agli obiettivi aziendali.

 

Come l’automazione trasforma lo Strategic Sourcing

Lo Strategic Sourcing può diventare inefficiente senza strumenti adeguati: troppi dati da analizzare, processi manuali lenti e scarsa visibilità sulle performance dei fornitori. L’automazione semplifica tutto, riducendo tempi e costi, migliorando la selezione dei fornitori e garantendo conformità alle policy aziendali.

L'automazione dei processi di procurement, come l'uso di strumenti di Intelligenza Artificiale (AI), può ridurre i tempi di elaborazione degli ordini fino al 50%, migliorando l'accuratezza delle operazioni. Le aziende che utilizzano piattaforme di e-procurement registrano un aumento del 20-30% nell'efficienza operativa, grazie alla centralizzazione delle attività di sourcing e alla riduzione degli errori manuali.

 

Esker Sourcing: più efficienza, meno costi

Esker Sourcing, sviluppato con Market Dojo, consente alle aziende di gestire RFI, RFP e RFQ in un’unica piattaforma, automatizzando analisi e negoziazioni. Tra i principali vantaggi:

  • Riduzione del tempo di gestione del 40% grazie all’automazione dei processi.
  • Selezione intelligente dei fornitori con ranking offerte in tempo reale e questionari AI-powered.
  • Migliore controllo dei costi tramite aste digitali e analisi predittive.
  • Integrazione fluida con l’intero processo Source-to-Pay (S2P) per una gestione strategica e data-driven.

 

Con Esker Sourcing, il procurement diventa una leva strategica, garantendo efficienza, trasparenza e un ROI misurabile fin da subito.

 

Guarda oggi stesso una demo di come funziona!

 

 

 

Strategic Sourcing - Domande frequenti

Che cos'è il sourcing strategico?

Lo Strategic Sourcing è un approccio strutturato e proattivo per la gestione degli approvvigionamenti, che mira a ottimizzare la supply chain valutando non solo il prezzo, ma anche qualità, affidabilità e gestione del rischio. Questo processo permette di costruire relazioni di lungo termine con i fornitori, ridurre i costi e migliorare l’efficienza operativa.

Cosa sono gli acquisti strategici?

Gli acquisti strategici sono un elemento chiave dello Strategic Sourcing e si riferiscono alla selezione e gestione dei fornitori in modo ottimizzato. Questo approccio consente di ottenere condizioni di fornitura vantaggiose, ridurre i rischi e garantire continuità operativa, valutando non solo i prezzi ma anche la qualità e l’affidabilità dei fornitori.

Chi sono i fornitori strategici?

I fornitori strategici sono partner commerciali essenziali per l’azienda, che garantiscono qualità, affidabilità e stabilità nelle forniture. Questi fornitori vengono selezionati con cura attraverso analisi di mercato, vendor rating e strategie di sourcing, e sono spesso coinvolti in collaborazioni di lungo termine per ridurre i rischi e ottimizzare i costi.

Quali sono i 4 pilastri dello strategic sourcing?

Il modello a 4 fasi dello Strategic Sourcing si basa su:

  • Analisi della spesa: Identificare inefficienze e opportunità di risparmio.
  • Selezione e negoziazione con i fornitori: Valutazione strutturata per ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo.
  • Definizione della strategia di sourcing: Sviluppare un piano in linea con gli obiettivi aziendali.
  • Monitoraggio e ottimizzazione: Controllo costante delle performance per migliorare il procurement nel tempo.

 

Quali sono le 7 fasi dello strategic sourcing?

Il modello a 7 fasi dello Strategic Sourcing prevede:

  • Analisi della spesa: Studio dei costi e delle necessità aziendali.
  • Segmentazione e valutazione dei fornitori: Selezione dei migliori partner commerciali.
  • Analisi del mercato: Studio delle tendenze di settore e delle materie prime.
  • Definizione della strategia di sourcing: Creazione di un piano basato sul Total Cost of Ownership (TCO).
  • Selezione e negoziazione: Scelta e contrattualizzazione dei fornitori.
  • Implementazione e gestione della transizione: Integrazione fluida dei nuovi fornitori.
  • Monitoraggio continuo: Valutazione costante per migliorare la strategia di approvvigionamento.

 

 


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A PROPOSITO DI ESKER

Esker è una multinazionale nata nel 1985 e negli anni ha sviluppato una piattaforma cloud globale che aiuta le aziende a gestire i processi business in modalità digitale. Unica piattaforma cloud che può gestire sia l’automazione del ciclo P2P (supplier management, contract management, procurement, accounts payable, expense management, payment management, sourcing) che O2C (order management, invoice delivery, collection&payment management, claims&deductions, cash allocation, credit management e customer management). Adottiamo tecnologie innovative che ci permettono di integrarci con gli ERP aziendali e in questi anni abbiamo ottenuto riconoscimenti da Gartner, IDC, Ardent Partner e Forrester.

 

 

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